lunedì 5 aprile 2010

Father and animal son


E' un bel po' che non scrivo. La primavera mi dà da fare: mosche da acchiappare, pulizie di casa da boicottare, bestioline sconosciute che col caldo vengono fuori...Mi tengo occupato.
Nel frattempo ho letto dei risultati elettorali e in questi giorni pasquali ho riflettuto.
Io credo che, al di là delle considerazioni politiche, in questo nostro Paese c'è un problema più grosso dei simboli, delle poltrone e delle cazzate che si sentono dire nei bar e alle cene. Il problema sono i padri e i figli, come sempre è successo nella storia. Solo che ora i padri e i figli sono lontanissimi gli uni dagli altri.
Ci sono i padri anziani, quelli che faticano ad arrivare a fine mese.
Poi ci sono i padri anziani, quelli potenti, che non schiodano dalle loro poltrone neanche a morire. Arroganti, tronfi, sicuri che i loro averi&privilegi se li sono guadagnati e se li devono tenere.
Anche se a pagare il prezzo della loro miope arroganza sarà qualcun altro: magari i loro stessi figli, magari l'extracomunitario che pulisce i loro pavimenti e il vetro del loro Suv.
Magari i loro nipoti, che hanno vissuto e mangiato di quegli averi&privilegi tanto tenacemente conquistati.
E infine ci sono, loro. Uomini e donne definiti giovani (che in Italia si intende poi la categoria dai 15 ai 40 anni). Di loro si dice che sono: fragili, drogati, debosciati, viziati, bamboccioni, piagnucoloni.
Senza palle per fare a loro volta dei figli.
Senza palle per cambiare il mondo che hanno intorno.
Senza palle per cambiare pelle.
Senza palle per andare a votare o scendere in piazza sul serio.
Senza palle per guardare il loro capo negli occhi e dirgli 'no io questo non lo faccio. vattene a cagare tu e la tua arroganza di merda'.
Senza palle per salvarsi andandosene via.
Senza palle per prendere una chitarra, una penna, un foglio e scrivere per davvero.
Senza palle per andare a salvare un pianeta che sta morendo.
Senza palle per diventare né santi, né demoni, né eroi.
Senza palle.

Un elenco - lo senti tutti i giorni- di lamentele che sgorga, sordo e cattivo, dalla bocca di moltissimi anziani. Dai pensionati con 500 euro al mese fino ai dirigenti che girano in Suv, con le loro mogli ingioiellate a fianco.
Ma io, micio ottimista quale sono, di palle in giro ne ho viste.
Svuotate, prive di guizzi e scatti felini, d'accordo. Ma ne vedo.
E scommettiamo che, prima o poi, qualcuno le palle le tira fuori e il mondo lo cambia?
Quando, non lo so. Ma in meglio e senza diventare sovversivi, che la storia ha già parlato, ne sono sicuro.
Bacio le zampe a tutti. Giovani e vecchi. Belli e brutti, cristiani, musulmani, atei, buddisti, induisti, ebrei. Fascisti, comunisti, leghisti, abortisti e non. Che alla fine è Pasqua, ed è meglio fare la pace, piuttosto che la guerra. E dedico questo post al mio papà.


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